Quante volte avete provato l'impulso di avvicinare una persona che trovavate attraente e poi avete deciso di non farlo perché non volevate sentirvi dire un "no"?
“la timidezza è il desiderio di piacere e la paura di non riuscirci”
La timidezza non è una malattia, ma un tratto del carattere e, pertanto, non va medicalizzata anche perché non esistono cure farmacologiche.
Come per tutte le caratteristiche che contraddistinguono la nostra persona (altezza, capelli, naso, ecc.) la cosa più importante è imparare a convivere con questo aspetto del nostro sé, cercando di trasformarlo in un punto di forza, anziché di debolezza.
La timidezza è spesso legata ad una bassa autostima in genere formatasi nell’infanzia. Sembra Inoltre che i geni abbiano un qualche ruolo. Si tratta di uno stato di disagio ed inibizione che si esprime nel sentirsi insicuri, inadeguati e timorosi. La persona timida tende ad evitare una data situazione che sperimenta come difficile o ansiogena.
La timidezza non è altro che una strategia difensiva come tante altre, utilizzata per difenderci da situazioni che ci provocano ansia, ma questo vantaggio costa un caro prezzo, quello di non farci sperimentare in situazioni nuove e scoprire nuovi orizzonti.
Dinanzi ad una timidezza eccessiva che limita oltremodo le possibilità di relazionarsi con gli altri sicuramente bisogna ricorrere alle cure di uno psicoterapeuta, ma considerando che circa il 50% della popolazione ha, in molti casi, vissuto intensi momenti di timidezza, voglio riportare alcuni suggerimenti che possono risultare utili come strategia per affrontare questo problema.
1. lo sguardo: sostieni lo sguardo con una persona che già conosci per più a lungo di quanto ti viene naturale fare. Allenati a non fuggire subito davanti all’imbarazzo, imparando gradualmente a gestire questa sensazione sgradevole.
2. il sorriso: ogni giorno fai un sorriso in più di quello che faresti normalmente ad una persona che conosci. Ti stupirà quanto un sorriso possa disarmare chi hai di fronte e quanto possa rendere più semplici e rilassate le interazioni con le altre persone.
3. chiedere un’informazione: almeno una volta al giorno chiedi l’ora ad uno sconosciuto e poi digli GRAZIE sorridendo. Scoprirai quante persone sono in realtà gentili e quanto anche gli sconosciuti siano solo delle normalissime persone come te!
4. esercizio della scoperta: allenati a scoprire quante altre persone hanno atteggiamenti di timidezza simili ai tuoi andando alla ricerca di comportamenti strani negli altri. Guarda le persone che incontri per strada e scopri che non sei l’unica persona ad essere timida ma che tante persone si vergognano come te! Ti aiuterà a ridimensionare il tuo problema e ad avere anche meno paura degli altri.
5. esercizio della disillusione o del no: essere rifiutati non è la fine del mondo. Allenati a ricevere qualche rifiuto o disillusione e a scoprire che in fondo non ti succede niente di irreparabile. Ad esempio chiedi ad una persona qualcosa che già immagini non possa darti e al suo no sorridi e cerca di comprendere le sue ragioni. Come per l’esercizio precedente mettersi nei panni degli altri aiuta a vincere le nostre rigidità.
6. non nascondere la tua emozione: se si è emozionati e si ha difficoltà a parlare in pubblico utilizza un piccolo trucco, dichiara subito la tua difficoltà. Ad esempio inizia il tuo discorso dicendo: “scusate se non avrò un linguaggio fluido ma sono molto emozionato”. Ciò metterà gli ascoltatori in una situazione rilassata e di accoglienza.
7. smetti di credere che tutti stiano attenti a quello che fai o dici: è un tratto tipico di tutti i timidi quello di ritenere che la gente intorno sia concentrata ed attenta su quello stai facendo o dicendo. Pensa piuttosto che ognuno è occupato nei suoi pensieri, faccende, interessi, problemi e che tutto ha da fare meno che pensare a te.
8. non farti condizionare dalle tue previsioni: ad esempio, non intervengo in quel discorso perché sicuramente arrossisco! Questa è un’idea anticipatoria che sicuramente ti condizionerà. Ogni situazione è diversa, a volte si può essere più timidi a volte no. Le situazioni cambiano ed anche tu non sei una statua ma un essere in evoluzione. Ricordati che qualunque sia la causa interiore che innesca come reazione un comportamento timido, esso si presenta puntualmente perché te lo aspetti in automatico.
9. smetti di pensare che devi piacere a tutti: che tu sia il Mahatma Gandhi, San Francesco o Gesù, metà del mondo ti amerà e metà del mondo ti vorrà mettere in croce: rassegnati! Se ti candiderai ad una qualsiasi elezione (anche quella di rappresentante della classe di tuo figlio) pensa che mai potrai ottenere il 100% dei voti. È umanamente impossibile.
10.non lasciarti ingabbiare dalle etichette: per la cronaca, nemmeno le persone popolari sono felici. La gente estroversa non necessariamente è amata da tutti o soddisfatta, e non è detto che i timidi siano introversi, infelici, freddi e distaccati. Proprio come non vuoi essere limitato dalle etichette, non affibbiarle nemmeno agli altri.
Accanto a questi semplici consigli fai alcune riflessioni: in genere i timidi sono dei grandi osservatori; la timidezza spesso si associa ad una grande capacità riflessiva; solitamente i timidi sono dei grandi ascoltatori; rispetto alle persone più estroverse o addirittura aggressive, le persone timide hanno più chance di essere percepite credibili agli occhi degli altri.
Come vedi alcune caratteristiche della tua timidezza possono essere delle vere e proprie armi di successo.
Carlo de la Ville sur Illon
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