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Quante sono le declinazioni di un Addio?

Quante sono le forme di un Addio?

 

Millemila direi. Quelli che sanno di arrivederci, quelli facili da dimenticare, quelli impossibili da pronunciare, quelli che implorano “non lasciarmi andare” e sottintendono tutta l’intenzione a restare…comunque.

 

Quelli perché e quelli nonostante…

 

Eppure tra tutti ce n’è uno che la vita, spesso contraddicendo le vostre stesse aspettative , vi ha insegnato essere proprio il vostro.

 

  I miei Addii, per esempio, capitano sempre in questo momento dell’anno. Non a caso…

 

Eh, perché ci sono momenti in cui bisogna starci attenti con l’addio, sia nel darlo che nel riceverlo. A Natale “…il mondo è lì, smemorato e distratto in una sorprendente innocenza, non c’è una tenda di traverso, tutto si illumina di un’armonia così rara che è proprio rischioso arrivare alle spalle dell’universo per il solo gusto di dire “addio”(A.Bevilaqua).

 

 Ed infatti il mio rimane silenzioso ma potente in quel posto preciso del mio cuore, che a pronunciarlo non si sa mai in queste faccende, potrebbe succedere che proprio addio non sia.

 

 Bisotti scrive: “ …sono i più pericolosi, quelli che tieni per te. E potrà anche continuare ad essere nella tua vita quella persona, sotto qualche forma. Non ti avrà mai più se l’hai salutata dentro.”  Salutare silenziosamente dentro è l’unica forma di Addio da cui sono riuscita a non tornare indietro, mai.

 

L’unica  autentica, l’unica che funzioni…per me.

 

E tu…? Quale forma ha il tuo addio…?

 

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Barbara Conversione

 

 

 

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