Halloween è una ricorrenza
di origine celtica celebrata la sera del 31 ottobre durante la quale, secondo la tradizione, i morti tornano dall’aldilà a far visita al mondo dei vivi.
Nonostante il clima macabro della festività, però, il gioco dei travestimenti e il rito del “dolcetto o scherzetto” aiutano ad entrare in contatto con le proprie
paure e angosce più profonde.
Scheletri, ragnatele, zucche, teschi e maschere mostruose, si trasformano in un’esperienza divertente e piacevole.
Ironizzare sulla morte e scherzarci sopra permette in qualche modo di esorcizzarne i lati più oscuri e sentire di avere il controllo su qualcosa che solitamente è
per definizione incontrollabile e imprevedibile.
Sarà per questo che Halloween sta diventando così popolare e amato tra bambini e adolescenti?
Esatto!
Gli adolescenti, in particolare, hanno bisogno di emozioni forti, di superare i propri limiti, sfidarsi e sentirsi più grandi.
Mascherarsi da zombie, streghe o qualsiasi altro personaggio mostruoso ricopre, una funzione liberatoria, che permette di canalizzare aspetti di sé come
l’aggressività, la spinta alla trasgressione e tutte quelle emozioni difficili da gestire che normalmente si tende a nascondere o a reprimere.
Nell'adolescenza, inoltre, i ragazzi sono fortemente attratti da ciò che li spaventa e sono alla continua ricerca di stimoli paurosi che aumentano in loro i
livelli di adrenalina e attivazione interna.
LA PAURA È UN'EMOZIONE NECESSARIA.
È naturale provarne e ci aiuta in diversi momenti della vita.
Se non provassimo paura, non potremmo difenderci o scappare.
Davanti ad un film o un libro horror o Halloween appunto, viviamo la paura ma sappiamo che l'elemento rischioso è sotto controllo, in ogni momento potremmo
spegnere tutto o andare via. Insomma, ci piace rischiare senza rischio, camminare sul filo di lana nella certezza che non si spezzerà, lanciarci ma con il paracadute.
Il bisogno di sensazioni forti è appagato senza correre un reale pericolo.
Le feste come Halloween ci insegnano a giocare con tutto ciò che è spaventoso. Come nelle favole e nelle storie horror il male diventa vincibile e la maggior
parte dei mostri perde, così nei costumi delle feste in maschera si gioca a far paura ma per ridere e ogni risata rende meno potente la paura stessa e ci rende più forti di fronte a
lei.
"Le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere
sconfitti". (G. K. Chesterton)
Dr.ssa Laura Arena
Psicologa Psicoterapeuta
Alchimie Adolescenti
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