Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) quando un bambino mostra delle difficoltà isolate e
circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in presenza di un quoziente intellettivo (Q. I.) nella norma e una tipica esperienza scolastica, in assenza di alterazioni
neurosensoriali (disturbi dell’udito, della vista, etc..).
Ai fini di una diagnosi precoce è necessario individuare quelli che vengono definiti campanelli d’allarme, ossia dei segnali che sia un genitore che un insegnante possono osservare già a partire
dalla prima elementare.
Per la LETTURA:
Legge lentamente, a volte sillabando;
Legge abbastanza rapidamente ma commette molti errori: confonde lettere simili tra di loro per forma (b-d, m-n) o per suono (f-v, t-d), inverte, omette o aggiunge lettere alle parole che
legge;
Può non comprendere quanto ha letto.
Per la SCRITTURA:
Ha difficoltà di copia dalla lavagna (salta righe o parole, fa errori);
Commette molti errori ortografici;
La grafia è scarsamente decifrabile.
Per il CALCOLO:
Ha difficoltà nella scrittura dei numeri;
Ha difficoltà nell’enumerazione;
Confonde i segni delle operazioni;
Ha difficoltà nel calcolo a mente e nella memorizzazione delle tabelline.
ALTRO:
Ha difficoltà nella memorizzazione (giorni della settimana, mesi, data di nascita) e nella memoria a breve termine;
Fa confusione tra destra e sinistra;
Mostra scarso senso del tempo;
Ha problemi attentivi e di concentrazione.
L’individuazione e l’intervento precoce sono dunque fondamentali per evitare il consolidamento dei conseguenti effetti a “cascata”: senso di frustrazione, isolamento, bassa autostima,
depressione, demotivazione, ansia da prestazione, immaturità relazionale…
La diagnosi precoce ha inoltre il vantaggio di favorire un intervento tempestivo per garantire al bambino una serena carriera scolastica.
Dr.ssa Chiara Izzo – Equipe Dsa
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