Ed è andata così, sono due anni che posso guardare solo gli occhi ed il corpo dei miei pazienti, oppure posso vedere il loro viso monco di corpo in uno
schermo.
Ci sono visi che ho conosciuto sull'immagine del profilo di whatsapp o furtivamente quando qualcuno si soffia il naso o si asciuga una lacrima, ci sono persone
di cui non conosco l'altezza, la corporatura, il passo.
Ma la cosa meravigliosa ed incredibile è che ciò non ha modificato la qualità del mio lavoro, semplicemente si è affinata la capacità di cogliere i dettagli, di
immaginare espressioni dietro le mascherine o gli occhiali appannati, di decodificare le più lievi variazioni di tono vocale.
E naturalmente i miei pazienti hanno fatto altrettanto, sono stati bravissimi ad imparare in fretta a vedermi e sentirmi anche se dovevano accontentarsi di
pezzi, di sguardi, di movimenti impercettibili delle sopracciglia...
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