Quel nido vuoto che fa male.
Dalla diagnosi di infertilità la coppia intraprende un viaggio di emozioni verso la realizzazione del proprio sogno che non sempre è facile da gestire.
Dal punto di vista emotivo compito della coppia è quello di costruire un “nido” solido che possa reggere il colpo imprevisto della mancata generatività.
Costruire un buon nido significa intrecciare i propri vissuti e le proprie emozioni con quelli del partner affinché ci si possa sentire sostenuti e protetti. Quanto più il nido sarà solido, tanto più gli stress legati al percorso di
fecondazione assistita potranno essere superati e tanto più, se il desiderio del figlio non dovesse essere coronato da successo, sarà più facile accogliere nel nido un altro progetto
generativo per la coppia.
Abbiamo parlato di Pma e degli aspetti Psicologici implicati nel percorso di Procreazione Medicalmente Assistita al Convegno Siru organizzato per le Ostetriche
sottolineando l'importanza delle competenze specialistiche e del lavoro interdisciplinare.
La creazione del nido deve essere sostenuta dagli operatori che a diverso titolo accompagnano la coppia in questo complesso momento di vita. Il successo infatti
non può essere rappresentato dalla gravidanza ma dalla possibilità di sopravvivere alla fatica delle cura e dell' incertezza.
In foto l'intervento come relatore della Dott.Ssa Giuseppina Barone, psicoterapeuta esperta in infertilità.
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