E’ noto ormai che ciascun individuo tenda ad acquisire e a gestire informazioni in modo diverso, che alcuni apprendono meglio tramite il canale visivo mentre altri tramite quello orale. Anche l’introversione e
l’estroversione hanno un corrispettivo negli stili di apprendimento: alcuni studenti apprendono meglio dall’interazione con il resto della classe, mentre altri hanno bisogno di lavorare in
modo individuale.
A partire da queste differenze individuali, alcuni istituti scolastici si apprestano ad aderire a progetti sperimentali dove viene offerto agli studenti la
possibilità di potenziare nuove abilità da utilizzare strategicamente durante l’apprendimento, col fine di diventare “maestri” del proprio successo scolastico e personale.
Dunque, se ampliassimo a tutti gli individui il concetto che ognuno ha un suo stile di apprendimento che gli consente di apprendere al massimo delle sue
potenzialità, assottiglieremo sempre più la differenza tra studenti DSA e studenti NON DSA e il Disturbo Specifico dell’Apprendimento potrà essere vissuto sempre più come un Diverso Stile di
Apprendimento.
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