Negli ultimi anni si è studiato quanto lo stress materno possa influire sullo sviluppo del feto e non solo, altresì sull’esito del parto.
La gravidanza rappresenta sicuramente quel periodo speciale in cui mamma e bimbo sono due persone in un’unico corpo e tutto ciò che avviene in quel corpo influenza entrambi, con la stessa intensità. Il bimbo nell’utero materno percepisce e vive insieme alla mamma ogni emozione, che ha su di lui un forte impatto nel tempo, anche dopo la nascita e non solo, lo stile di vita, lo stile alimentare della mamma sappiamo bene avere importante risonanza sulla salute del bambino. Per la mamma vale lo stesso, per 40 settimane circa le cellule si mescolano e circolano avanti e indietro e, dopo la nascita del bimbo, si è visto che molte di queste cellule restano nel corpo della mamma lasciando un’impronta permanente nei tessuti, nelle ossa, nel cervello e nella pelle della madre, influenzando la funzionalità del sistema immunitario ed espletando una capacità riparativa su tessuti danneggiati, in altri termini possiamo dire che il bambino aiuta a riparare la mamma mentre lei si occupa della sua crescita.
Ora generalmente si tende a pensare al parto, come ad un traguardo, ad un atto obbligato per l’inizio di una nuova vita insieme, e che il vissuto che lo accompagna non incida sullo sviluppo del bambino e sulla storia, sull’evoluzione del legame madre-figlio, iniziato 9 mesi prima. Si tende, inoltre, a pensare che riguardi esclusivamente la donna, ma vero non è. Anche se il piccolo non può esprimere ciò che prova, anche lui risente delle contrazioni che lo spingono ed aiutano nella discesa e venuta al mondo. In altri termini, la madre aiuta il suo bimbo a nascere e se il vissuto che accompagna questo momento è caratterizzato da consapevolezza e concentrazione, con accanto le persone di cui si ha reale bisogno, questo è uno dei modi migliori per garantire al proprio bambino la possibilità di vivere l’esperienza della nascita in modo positivo.
Di qui l’accento che lo stesso documento del Ministero della Salute sui primi 1000 giorni pone sul prendersi cura della donna, ponendola al centro delle cure sia durante la gravidanza, sia durante il parto, sia nel post parto, facendo sì “che i luoghi di cura siano orientati alla persona nella sua interezza fisica, psicologica e sociale”. Quindi, diventa fondamentale far sì che la donna sia consapevole del momento che sta vivendo e di quello che si appresta a vivere e di conseguenza importante ovviamente è dare attenzione alla gravidanza e al parto dal punto di vista fisiologico, ma altrettanto importante è saperli vivere emotivamente, sapendo che la condizione emotiva con cui li viviamo influisce sullo sviluppo del bambino e sull’esito del parto. Capiamo bene come l’accompagnamento alla nascita abbia un ruolo imprescindibile e come la presa in carico ostetrica diventa indispensabile per supportare fisicamente e psicologicamente la madre prima, durante e dopo il parto. Ma non solo la madre, il documento pone rilievo al supporto della coppia genitoriale dicendo che “ciascun professionista coinvolto in questo percorso così unico, ha il dovere di promuovere un approccio assistenziale il più possibile basato sul sostegno e sul rispetto dei tempi , che garantisca l’instaurarsi di un rapporto basato sulla fiducia, sulla relazione empatica e sulla condivisione, al fine di produrre salute e appagamento in un percorso ricco di emozioni e aspettative, che accompagna madre, padre e bambino nell’affrontare un momento particolarmente intenso e di grande cambiamento”.
La coppia deve sentire di non essere sola in questa straordinaria avventura, non deve vergognarsi di chiedere aiuto, non deve temere di non essere un bravo genitore. Genitori si cresce così come cresce il proprio bimbo.
E allora buona avventura consapevole a chi si appresta a vivere questo momento speciale.
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Mavi (mercoledì, 28 febbraio 2024 12:17)
Buongiorno, avrei bisogno di informazioni su dove potermi rivolgere per partecipare ad un percorso dopo parto in modo da poter avere la possibilità di potermi confrontare sia con delle ostetriche specializzate, sia con altre mamme che vivono la mia stessa esperieenza. Attendo un gentile riscontro all'indirizzo mail mavidc@yahoo.it oppure al 343938031. Ringrazio anticipatamente.